querk

un piccolo grido soffocato, il tonfo delle porte che vengono chiuse. sollevo lentamente lo sguardo dal libro e scorgo l’uccellino penetrato nel treno. vola frenetico alla ricerca di una via per il cielo rischiarato dall’alba, urtando in un turbinio di piume contro pareti e finestre. i viaggiatori ne seguono i volteggi, sorpresi ed impietositi. il capotreno e un’intraprendente signora si rincorrono per il vagone come un fauno e una ninfa, intralciandosi nel tentativo di afferrarlo.
non ho ancora compreso la confidenza degli uccelli con la morte, ma lo prevedevo: il passero si posa sulla mia spalla, terrorizzato. cala un drammatico silenzio, scandito solo dallo sferragliare del treno. il controllore e la donna sono pietrificati. senza una parola, con gesti lenti e misurati, raccolgo nella mano l’esserino, mi alzo, apro la finestra, lo libero, riprendo a leggere. la tensione sfuma in un sospiro, le schiene si rilassano, le teste si posano sullo schienale, le mani non stringono più i braccioli. sarà finito sotto le ruote, insinua un sadico. mi guardano come se fossi predestinato a quel gesto da generazioni, intravedono flemma e freddezza nelle mie funzioni vitali intorpidite e nella mia incapacità di relazionarmi con un essere umano prima di mezzogiorno.
la scultura di canova al centro del vagone non si è sciolta ancora, avvinghiata in una stretta dionisiaca. uh, meno male, che bravo, sussurra la ninfa. già, grugnisce il satiro. eh, ma se era un pipistrello, volevo vedere io, provoca lei. se era un pipistrello mi lanciavo io dal finestrino, penso. signo’, a quest’ora nun ce stanno pipistrelli, nun ce vedono de giorno, sentenzia lui, evidente lettore di focus.

spero che i perché dei bambini non incontrino mai certe persone.

10 thoughts on “querk

  1. Se frequentasse la mia tratta ferroviaria si sarebbe trattato di uno scorpione anziché di un passerotto. Bisognerà chiedere all’erudito capotreno se quelli di giorno ci vedono o meno.

  2. anch’io pensavo come tutti che fossero estinti, finché non ne ho trovato uno sotto il letto. non credo di avere mai pulito là sotto, prima. ora lo uso come fermaporte.

Comments are closed.