una tana nella giungla

la piccolakrukka reclama il suo piccolo angolo nella casa, è convinta di restare ancora a lungo con me. il nuovo lettino non è bastato e nella speranza di tenerla buona le ho procurato un armadio. non le è piaciuto: troppo largo, troppo scuro, solamente ripiani e nemmeno un cassetto. spossato dalle lamentele, sono impazzito e le ho proposto di decorarlo in découpage. mentre le spiegavo in che cosa consiste la tecnica sentivo che mi stavo fregando con le mie stesse mani.
abbiamo vagato due giorni per la città, prima di trovare le immagini di suo gusto: ingeborg voleva l’armadio tropicale con gli animaletti esotici. ormai ero terrorizzato dall’idea di doverli disegnare io stesso. alla fine abbiamo trovato le bestie giuste: l’ippopotamo violetto, il coccodrillo sornione, il leone rasta, il rinoceronte maleducato, gli uccelli bizzarri, la giraffa psichedelica.
altri due giorni sono trascorsi nel ritagliare ed incollare decine di figurine – non lo facevo dai tempi dell’asilo – e lottando contro la dannosa curiosità di behemot. non si faceva in tempo a posare un pennello che la nerogatto ci giocava a hockey. la piccolakrukka ha preteso anche un metro per misurarsi, dotando il fianco dell’armadio di tacche e numeri in carta colorata.
debbo ammettere che il risultato è davvero bello. ora bisogna trovare un modo per pulire i cuscinetti della nerogatta, vetrificati dalla lacca.

12 thoughts on “una tana nella giungla

  1. Mi scusi, e il cavallo a strisce? Manca proprio l’unico animale che ai bambini piace anche così com’è…

  2. *si schianta a faccia ‘n terr’ dalla sedia, ridendo*

    La piccolakrukka ha occhio, in fondo. Le dica che è un cavallo errato, e mi faccia sapere cosa le risponde. Buona giornata, intanto, a tutta l’allegra compagnia. Geco compreso, mi raccomando.

  3. il geco è sempre lì, anche se ha rischiato di finire laccato sull’armadio. ha il suo angolo di soffitto preferito, quando cala la sera.

    la piccolapieroangela dice che se vi sono i gatti tigrati, ci saranno pure i cavalli tigrati. nessun errore, quindi.

  4. Oh ma che bello. Mi ha fatto venir voglia di decouparmi tutta la casa. E mi ha fatto venire in mente la canzone del volevo un gatto nero, nero, nero (tu me l’hai dato bianco con te non gioco più) la quale parla anche di un elefante indiano e di una giraffa rossa.

  5. un elefante indiano e una giraffa rossa? cos’è, la versione degli asili occupati toscoemiliani?

    la patina screpolante l’abbiamo scartata, alla piccolakrukka sembra una cosa da vecchi.

  6. antipatico…io non sono proprio vecchia…e se anche lo fossi, non sarei vecchia, sarei antica. ecco. è tutta un’altra cosa.

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