una libridine

no, questi sono quelli che debbo
leggere entro il mese prossimo,
gli altri li tengo all’univesità
umberto eco

ma li hai letti tutti? chiede incredula ingeborg, dopo aver esplorato la mia libreria. la tentazione di rispondere no, quelli sono i libri che non ho letto è forte, ma mi trattiene il timore di innescare la rischiosa domanda: e quelli che hai letto, dove li tieni? potrei ribattere come roberto leydi: molti di più, signore, molti di più. frase che gela qualsiasi mortale ma che dubito possa scalfire la candida e giovane mente della piccolakrukka.
ingeborg si china senza attendere la mia risposta e raccoglie il suo prezioso zainetto, custodito gelosamente sotto il divano. lo aveva con sé il giorno del nostro primo incontro e non ne ho mai indagato il contenuto: è il suo legame con il mondo dei vivi, la cosa più preziosa che ha. lo apre e con gesti altezzosi – è un peluche, quello? – estrae un libro alla volta, ponendoli sulle mie ginocchia.

  • il classico die schönsten sagen des klassischen altertums di gustav schwab
  • il fantastico die herrin von avalon di marion zimmer bradley
  • il bestiale das große tierlexikon
  • l’avventuroso die freibeuter des königs di james l. nelson
  • il patetico hanni und nanni di enid blyton

la piccolakrukka mi chiede il permesso – in realtà, è evidente che mi concede un onore – di arricchire la mia biblioteca privata e torna nell’altra stanza cantando qualcosa come meine freunde die bücher.
è quasi ora di pranzo. cerco ingeborg per stabilire il menù e, con orrore, scopro che ha sconvolto l’ordine costituito dei miei libri. la giovane eretica mi mostra trionfante la nuova, plebea classificazione per autori in ordine alfabetico. adesso non le rimane che invadere la polonia.
ho sempre suddiviso i miei libri per casa editrice, un piccolo vezzo che suscita senso di inferiorità e inadeguatezza nell’incauto visitatore. e ora come trovo storia della russia e dell’italia – romanzo storico epistolare – di paolonori e marco raffaini, collana libridimerda della fernandel? un sottile ragionamento mi porta a ritenere che possa precedere gita al faro di virginia woolf, ma non ci giurerei.
con flemma sofferta riporto gli scaffali alla loro biblionomia originale, mentre ingeborg osserva preoccupata i tic che mi devastano il volto. per un tacito accordo, riservo uno spazio ai suoi libri e li ordino per autore.
torno a leggere la valigia di sergej dovlatov, sdraiato sul letto e di cattivo umore. poche righe serene, e la piccolakrukka piomba sul materasso e con tono conciliante sussurra mi fai i tortellini con i porcellini dell’altro giorno?

7 thoughts on “una libridine

  1. Non ho memoria, troppe case editrici, troppi nomi d’autori da tenere a mente. Meglio la divisione per argomenti.

    Li vorrei assaggiare anch’io i tortellini coi porcellini.

  2. Mr. Manny, le confesso che la visione mentale del suo volto, pur inscheletrito qual è, devastato dai tic, mi ha resa dolorosamente conscia della profondità dell’offesa da lei subita. Traumatico.

  3. Divisa per case editrici, anch’io. Anzi, più precisamente per edizioni (che, suppergiù diventa anche una sorta di suddivisione per argomenti).Laddove questo criterio non sia applicabile, per colore. Ebbene sì.

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