una fame da orsi

sono terminate le scorte di salmone e meisterpetz parte per la caccia. dopo diverse giornate di trekking – nutrendosi solamente di frutti e bacche – scopre il paradiso degli orsi: un’intera mandria di yak a portata di zampa. perplesso, consulta la cartinatabacco ma l’himalaya è fuori quadro. non sa che un tale di nome reinholdmessner è tornato dal tibet con alcuni piccoli souvenir.
ma che cosa importa? valeva la pena fare tanta strada: meisterpetz ha appena notato un vitellone isolato dal gruppo. nemmeno il tempo di avvicinarsi che compare un toro di 600 chili, il capo del branco. ma come, una povera bestia scarpina fino a 2800 m e non può nemmeno assaggiare una bistecca? l’orso ingaggia una lotta feroce con lo yak, che soccombe per le letali zampate al collo.
l’animale, moribondo, viene rinvenuto dagli operai di una funivia e reynoldmessner – con l’aiuto di un veterinario e della rituale bottiglia di amaromontenegro – lo aiuta a morire. ora all’appello manca rgya smyug (brunetta, in lingua tibetana): forse la femmina di yak è caduta in un burrone mentre fuggiva oppure l’orso potrebbe averla uccisa e seppellita come scorta di cibo.
il noto alpinista ha denunciato l’accaduto, descrivendo con toni epici e drammatici il titanico scontro tra lo yak e lo yeti. fradicio di grappa al mirtillo, ha confuso il sudtirolo con il tibet.sono terminate le scorte di salmone e meisterpetz parte per la caccia. dopo diverse giornate di trekking – nutrendosi solamente di frutti e bacche – scopre il paradiso degli orsi: un’intera mandria di yak a portata di zampa. perplesso, consulta la cartinatabacco ma l’himalaya è fuori quadro. non sa che un tale di nome reinholdmessner è tornato dal tibet con alcuni piccoli souvenir.
ma che cosa importa? valeva la pena fare tanta strada: meisterpetz ha appena notato un vitellone isolato dal gruppo. nemmeno il tempo di avvicinarsi che compare un toro di 600 chili, il capo del branco. ma come, una povera bestia scarpina fino a 2800 m e non può nemmeno assaggiare una bistecca? l’orso ingaggia una lotta feroce con lo yak, che soccombe per le letali zampate al collo.
l’animale, moribondo, viene rinvenuto dagli operai di una funivia e reynoldmessner – con l’aiuto di un veterinario e della rituale bottiglia di amaromontenegro – lo aiuta a morire. ora all’appello manca rgya smyug (brunetta, in lingua tibetana): forse la femmina di yak è caduta in un burrone mentre fuggiva oppure l’orso potrebbe averla uccisa e seppellita come scorta di cibo.
il noto alpinista ha denunciato l’accaduto, descrivendo con toni epici e drammatici il titanico scontro tra lo yak e lo yeti. fradicio di grappa al mirtillo, ha confuso il sudtirolo con il tibet.

11 thoughts on “una fame da orsi

  1. Petz 2 – Messner 0 (io comunque voglio rinascere alce).

    Leggevo su un portale svizzero: “Um Fragen wie illegale Einreise, freien Personenverkehr und die Anmeldung in der Wohnsitzgemeinde muss sich ein Meister Petz ja nicht kümmern. ”

    Tzè, mentono sapendo di mentire, è da mo’ che appena appena sconfinano dal loro habitat o dal loro numero chiuso, interveniamo per riequilibrarli.

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