a michela,
stella del teatro francese
oggi ho terminato la posa dei listoni di parquet. la pavimentazione precedente era così fessurata che nelle giornate di bora la pelliccia di behemot si sollevava come la gonna di marilynmonroe sopra la grata. ora il legno dovrà abbronzarsi per un lasso di tempo che può variare da 3 ore a un anno. non potendo prevederlo, è sconsigliato lasciare i mobili nello stessa posizione per più di 20 minuti. chissenefrega, penso, non ho mobili. sono in trattative con una vicina per un vecchio divano ma ci metterò le rotelle. sarà l’occasione per fare sport e praticare il bob da camera.
la presenza della nerogatto risolve il problema del geco, che ci pensa bene prima di appiattirsi sul pavimento dove mi lascerebbe la sindone.
per quanto riguarda behemot, le ho messo dei feltrini sotto le zampe. non si è ancora abituata e compie sforzi notevoli nel coordinare i movimenti. si esibisce in clamorose spaccate come i vitellini appena nati e ogni volta che affronta una curva perde aderenza e si schianta sul muro.
ma quando riesce a percorrere un tratto senza cedimenti, zampetta vanitosa come un cavallo lipizzano dell’alta scuola di vienna.
accidenti, il parquet. diventerò un appartamento di lusso.
stai regredendo. una volta eri una città, non un appartamento.
ho sbagliato tasto, antipatico…
à, non ò
gne gne gne
ufff
Lo vedi come l’aver scoperto che Behemot è una “lei” ha cambiato la tua percezione del suo riempire uno spazio?
Maschilista!
ma non è vero! le ho pure preso i croccantini vitasnella con basso contenuto di grassi!