fin da piccolo mi è stato spiegato il ciclo dell’acqua ma mai ne avevo avuto una dimostrazione così efficace. nel caso il fenomeno non mi fosse stato chiaro, mi è stato gentilmente riproposto per 3 giorni.
al mattino le verdi acque del lago di auronzodicadore evaporano nel limpido e azzurro cielo delle dolomiti.
verso l’ora di pranzo, puntuale e generosa soffia una fresca brezza a mitigare la calura.
dopo un’ora circa, la bastarda fa un fischio e richiama i gonfi, stronzi nuvoloni neri – non vedono l’ora – appostati appena oltre la corona di montagne.
e così la medesima acqua del mattino si rovescia nel lago.
la carta delle grappe è una risorsa preziosa in questi casi.
Il lago di auronzodicadore divenne di grappa.
in effetti, ne ho sudata parecchia.