gargarismi

ho cercato a lungo le parole giuste per dirglielo. non le ho trovate e allora ho usato quelle sbagliate. la piccolakrukka l’ha presa bene e ha pianto solamente per due giorni, sfortunatamente anche nel sonno.
behemot l’ha presa meno bene. non si era ancora ripresa dalla corrida e il lamento ininterrotto le ha frantumato i nervi. si è ritirata sul ciliegio da venerdì e spero vi rimanga finché non ho raccolto tutte le ciliegie. nessun uccello ha più osato depredare l’albero.
per distrarre ingeborg, l’ho sfidata ad una gara di fonetica. vince chi pronuncia meglio, rapidamente e con fluidità, una erre prolungata: io mi sono cimentato in quella gutturale, lei nella mia. ho vinto io ma sono stato sorpreso a barare con un sorso d’acqua e un interminabile gargarismo. la piccolakrukka minacciava una nuova crisi e ho evitato la tortura insegnandole un guarda il verde ramarro tra la rada erba rorida di rugiada. così si esercita e non piange.
non ripete altro da ieri – la casa sembra invasa dai corvi – e io sto impazzendo. me ne vado sul ciliegio.