chi muore si rivede

siamo ormai ai días de muertos, i giorni in cui i morti tornano nel mondo dei vivi – a volte attesi e graditi ospiti, più spesso inaspettati e tetri seccatori. e io, sospeso tra i due mondi, resto ai margini della grande festa. il classico tizio con il bicchiere in mano e il taglio di capelli sbagliato, un bassorilievo sul muro, che contempla a disagio danzatori, musici ed amanti.
potrebbe essere una buona occasione per tentare di rintracciare la piccolakrukka, ma la confusione è grande nel giorno in cui morti e vivi si mescolano, sovente indistinguibili.
quest’anno voglio festeggiare anch’io, e scacciare la malinconia. siamo io, il sauro, la nerogatto. due uniposca, uno giallo e uno nero, e zorba il geco sarà salamandra. per behemot, invece, ho visto su totenmoden un completino da urlo.
ed io, io sono perfetto così come sono. mi porterò solo una pratica bodybag impermeabile con zip, dovesse piovere o tirare vento.

12 thoughts on “chi muore si rivede

  1. perchè festeggiare? zucche celtiche illuminate, e percosa vengono messe a guardia, da chi? di morti in gessati c’è pieno in giro, spero sprofondino!

    uh che nero che sono…

    Alex

  2. Io però sono contro Behemot, ammesso e non concesso che la cosa ti interessi. Io se avessi un gatto nero lo chiamerei Ippopotamo. Penso che comunque sopravviverai al mio disaccordo.

    tamas

  3. Ohi, stiamo attenti: ché l’ultima volta che il non morto in bodybag ha fatto discorsi strani siamo rimasti chiusi qua dentro senza luce per due mesi.

    [miru]

  4. Oggi mi è venuto in mente, mentre in macchina facevo una curva a gomito, che forse sei tu ad aver vinto “La pupa e il secchione”. Torna tutto: giovane genio triestino con uno spiaccato gusto per il macabro. Quindi secondo me la pupa sei tu.

    tamas

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