borometro

sono le 6 del mattino e behemot mi spazzola il viso, come usa fare quando ha bisogno di un favore. sbandando pericolosamente mentre la pressione si aggrappa alle caviglie, mi alzo e controllo la vaschetta del cibo e dell’acqua. colma.
mi accorgo del nerogatto che lustra la porta d’ingresso ma può anche dipingerla, io non lo accompagno giù. mi vengono in mente il cortile interno diroccato e i rami del ciliegio che lambiscono la mia finestra: la apro e behemot con pochi balzi è già tra le pietre e l’erba infestanti.

torno a letto, avvolgendomi negli ultimi brandelli di sonno e tepore.

due minuti, forse tre. un miagolio fioco si insinua nella mia testa. piccoli colpi attutiti mi guidano alla finestra dove il nerogatto, gonfio come una pecora merino, sta prendendo a testate il vetro.
anche oggi bora.

6 thoughts on “borometro

  1. ho mal di testa da tre giorni ininterrottamente. gradirei che il tempo si stabilizzasse, grazie. e anche la mia stupida vita.

  2. kaspar.splinder.com

    Non c’è cosa che più disdegni dello scrivere autoreferenziale, inefficace. Non condivido la concezione della scrittura autoreferenziale e onanistica. Roba che è dovunque, nella blogosfera; mi imputridisce appartenervi, però. E vorrei evitare.

    La mia, lettore, è pubblicità: a me stesso, perchè se ho aperto un blogo è perchè voglio che TU lo legga.

    Leggilo, e verifica tu stesso se scrivo o meno cose interessanti.

    kaspar.splinder.com

    La mia intenzione è di trovare un modo per moltiplicare rapidamente i miei lettori raggiungendo almeno quota 50-100 contatti al giorno, sennò è inutile che questa esperienza prosegua: per scrivere a sè stessi ci sono i diari.

    Per spiegarmi sinteticamente: sto facendo, credo si dica così, del “brand placement”, quantitativo e selvaggio; in seguito, mi occuperò, se raggiungerò l’obiettivo, di segmentare e selezionare il mio pubblico.

    Il fatto che il mio blogo sia graficamente spartano, è una scelta precisa. Sono un webdesigner, ci metterei un attimo a realizzare un template come quelli che probabilmente si amano di più, ma non c’entrerebbe niente, con ciò che intendo fare: un’operazione di scrittura che suoni, appunto, come un pugno nell’occhio.

    Non ho mai pianto di non essere una blogstar. Trovo INDECENTE il comportamento delle blogstars, le quali, pur avendomi fra i loro commentatori da sempre, quotidianamente, non si sono mai degnate nè di linkarmi, nè di nominarmi, nè di rispondermi. Tipico atteggiamento snobistico delle blogstars fighette. Io non voglio essere una blogstar, ma voglio parlare a più gente possibile. Per es., se parlo di referendum, voglio che tutti leggano ciò che ho da dire. E’ un male?

    Tornate a leggermi, spargete la voce, linkatemi e segnalatemi il vostro link – ovviamente ricambierò il favore. Chiunque abbia un link o lo abbia messo ora, diretto al mio blogo, è pregato di farmelo sapere, che lo linkerò volentieri.

    kaspar.splinder.com

    KASPAR

  3. spero che non ci siano effetti collaterali, tipo allucinazioni anfibie.

    quanto alle tue emicranie, temo che la meteoschizofrenia sia un’inequivocabile segno di decadenza.

  4. Kaspar, già che ci sei chiedi un euro per ogni contatto 🙂

    Almeno rendi l’operazione un po’ più originale, la questua dei contatti si è già vista.

  5. Mi hai ricordato la faccia e il corpo a palla dei miei due gatti durante i giorni di tramontana genovese…Mai visto quattro occhi così pieni d’astio accusatorio. Come se fossi stata io la Regina del Venti.

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