amanita phallax

come mi è venuto in mente di modificare il file orianafallaci.rip?
l’avevo appena acquisita e liberata dalle sue spoglie mortali, vittima di una strage compiuta da un membro di un’organizzazione paramilitare d’estrema destra di phoenix che aveva fatto esplodere in piena città un kebab della catena mc ka. una volta portata nel mio ufficio si era accasciata sulla sedia tremante e muta, finalmente. mentre seguivo la procedura usuale e le spiegavo la nuova e inaspettata situazione, aveva la solita faccia stupita di chi vive una vita intera per scoprire infine che l’inferno è viverne altre ancora fino a quando non si è pronti per il grande viaggio. o almeno per il purgatorio del servizio sociale, come me. il mio pc segnalava la possibilità di un viaggio in tandem insieme a un tale kamal abdalla – una coppia bene assortita, debbo ammettere. mi chiedo cosa avesse combinato in vita quell’uomo, per meritare questo. in alternativa era prevista la reincarnazione in un venditore di datteri yemenita.
forse è stato per un sentimento di pietà nei confronti del povero arabo, o forse perché mi si rovesciava lo stomaco al pensiero delle immani stronzate e porcherie che quella donna aveva scritto in vita. alla fine non ho resistito: ho editato il file – sono tra i pochissimi a conoscere ancora il dos, qui al ddm – e l’ho fatta reincarnare in un leucoagaricus gongylophorus sull’isola di trinidad. che cosa sarà mai, penseranno i miei attenti lettori. un fungo, preciso io. e allora? chiederanno i miei curiosi lettori, tempo una settimana e orianafallaci si ripresenta al ddm. eh, fosse così facile, ribatto io. quanto la fai lunga, sospireranno i miei rassegnati lettori. che due maroni, borbotterà uno spazientito lettore.
ora vi spiego. trattasi di fungo che vive in simbiosi con le atta cephalotes, formiche tagliatrici di foglie. nelle camere sotterranee dei formicai vengono allestite delle lettiere di foglie frantumate e masticate – rese perfino soffici con le zampette – sulle quali le formiche depositano le spore. il fungo a sua volta fornisce cellulosa e zuccheri vari per nutrire soprattutto le larve. e allora? sbotterà esasperato un altro lettore. c’è un particolare, caro il mio lettore rompicoglioni. considerando che il suddetto fungo – come moltissimi altri – si riproduce per via asessuata, la sua età si aggira intorno ai 25 milioni di anni. e, a meno che per qualche immane disastro tutte le sue spore vengano annientate, ne vivrà altrettanti. ho reincarnato orianafallaci in un loop biologico, in altre parole.
se mi fossi trattenuto a quest’ora non sarei qui, ad osservare le stelle morte riflesse nel cavo delle onde di scia di una nave diretta a trieste.
ripensandoci, è stata un’idea geniale.